Portiamo all'attenzione dei Lettori uno spot di assoluto interesse in termini di stile compositivo, evocazione di ambienti suggestivi e realizzazione tecnica sopraffina, il tutto condito dall'impiego consapevole e funzionale della regia: “Vision. Taken Seriously”.
Lo spot si inserisce nella campagna pubblicitaria ideata dall'agenzia creativa Dare, e realizzata dallo studio di produzione con sede a Londra, Fieldtrip. Lo spot ha lo scopo di rilanciare il brand “Vision Express” collocandolo fuori dall'immaginario collettivo della massa che, in molti casi, percepisce le aziende specializzate nello studio della vista come semplici esecutori materiali di operazioni codificate e ripetitive, senza comprendere a fondo l'enorme mole di lavoro e studio teorico che tale disciplina comporta. L'intera campagna pubblicitaria è volta a creare la percezione di profonda diversità nella filosofia di Vision Express, riassunta nello slogan principale: “La vista va considerata seriamente.” L'approccio è chiaro fin da subito, e basta dare un'occhiata al sito ufficiale dell'azienda per comprendere il motivo per il quale Vision Express si è affidata ad alcuni dei migliori team di produzione sul mercato al fine di concretizzare e rendere tangibile la propria filosofia aziendale: occorreva un messaggio visuale dal fortissimo impatto emotivo e, allo stesso tempo, dal significato abbastanza concreto da rendere plausibile l'accostamento tra uno spot estremamente “visionario” e una materia (la vista) decisamente “terrena”.
“Vision. Taken seriously” coglie pienamente nel segno. Lo spot, diretto in modo egregio da Roman Rütten, accompagna lo spettatore in un viaggio che potremmo definire a tratti “onirico”, pervaso da riferimenti a diverse culture e Arti Visive dove i denominatori comuni rimangono: le visioni scaturite da percezioni e sensazioni. Ciò a cui si assiste è una sorta di sospensione dalla realtà, un viaggio attraverso un modo immaginario ma allo stesso tempo credibile e plausibile. Per veicolare nel modo migliore il messaggio di Vision Express, Dare e Fieldtrip hanno quindi deciso di celebrare la complessa bellezza dell'occhio umano, utilizzando un messaggio filmico e una costruzione narrativa assolutamente efficaci e funzionali allo scopo finale.
Uno spot dall'impatto visuale così importante, necessita di una base tecnica che attinge a diverse aree di produzione e applicazione. “Vision. Taken Seriously” è il perfetto connubio tra arte digitale e arte tradizionale. Quest'ultima, in tal contesto, è intesa come uso sapiente del mezzo filmico, della regia e dell'utilizzo di tecniche manuali che, coadiuvate dall'impiego di software specifici, riescono a rappresentare un valore aggiunto di altissimo rilievo. Fare riferimento, ad esempio, alle immagini sottostanti: moltissimi effetti sono stati filmati dal vivo utilizzando particolari sostanze reagenti; solo in un secondo momento gli artisti sono intervenuti digitalmente sul “girato” con lo scopo di realizzare l'aspetto visuale desiderato e definito in fase di storyboarding e pre-produzione. I software maggiormente utilizzati per la realizzazione degli effetti digitali, sono stati gli applicativi Maya di Autodesk e l'eccellente Nuke di The Foundry.
Per capire meglio come si sono svolte le varie fasi di produzione, ci affidiamo all'esperienza diretta del VFX Artist Alessio Bertotti, già membro del Team iMasterArt e figura di rilievo nel processo di realizzazione dello spot “Vision. Taken Seriously”.
Alessio ci racconta: “Nell'ambito dello spot realizzato per Vision Express, mi sono occupato principalmente dello shot iniziale, ossia il movimento di camera dall'esterno della scena fino a gungere all'interno dell'occhio. Come è possibile notare anche dalle immagini inserite nell'articolo, tale shot è stato realizzato partendo da una ripresa reale. In un secondo momento sono stati ricostruiti volto e occhio in 3D e grazie ad un complesso sistema di Camera Projection in Nuke, è stato possibile ricreare il movimento virtuale della telecamera necessario in fase di Compositing.
Per ovviare al problema della risoluzione dell'immagine, il lavoro è stato svolto tutto in 4K, andando a sostituire l'immagine proiettata (in questo caso trasformata in texture) con un dettaglio dell'iride di dimensioni maggiori. In questo modo per la telecamera è stato possibile avvicinarsi fino a toccare fisicamente l'occhio (riproducendo un effetto in stile “sostanza gelatinosa” attraverso un displacement guidato dalla ripresa di un elemento reale). Per conferire maggiore enfasi al risultato finale, è stata realizzata un'operazione di warping sull'iride, in modo da ricostruire e accentuare i micro-movimenti tipici della pupilla. La luminosità e la messa a fuoco si sviluppano dinamiche per tutta la durata dello shot, in modo da preparare e condurre agevolmente lo spettatore verso l'atmosfera più cupa che si incontrerà una volta entrati all'interno dell'occhio.”
Per ulteriori informazioni riguardo lo spot di Vision Express, è possibile fare riferimento all'articolo "Alessio Bertotti Compositor per la campagna Vision Express" nella categoria "riconoscimenti" dedicato all'uscita del video dove viene reso disponibile un corposo ed interessantissimo “Dietro le quinte” delle fasi di produzione principali. Per ulteriori informazioni su Alessio invece potete visitare la sua pagina personale.
Il video ufficiale può essere apprezzato anche direttamente presso il sito ufficiale dell'agenzia creativa Dare.
I slide - Vision. Taken seriously: Alcune immagini tratte dalla sequenza iniziale dello spot. L'atmosfera onirica e immaginifica viene rafforzata dall'impiego di una colonna sonora perfetta in termini di stile e cadenza, capace di accompagnare in modo naturale il susseguirsi delle immagini. La sequenza iniziale dell'occhio potrebbe rimandare, non sappiamo quanto volutamente, alla cultura psichedelica degli anni 70; gli artisti che operavano all'interno di questo vasto bacino culturale, sembravano infatti avere una vera ossessione per l'occhio umano e per i concetti di visione, percezione e “occhio interno”. Una sequenza simile può essere ritrovata, ad esempio, in una famosa opera dei Pink Floyd.
II slide - Vision. Taken seriously: Immagini relative alle diverse fasi di produzione dello spot. Chiaro l'approccio in larga parte “tradizionale”; moltissimi effetti sono stati filmati dal vivo e poi affinati in digitale in termini di illuminazione e atmosfera generale grazie ai software Maya di Autodesk e Nuke di The Foundry. Il risultato è il perfetto connubio tra arte filmica tradizionale e arte digitale.